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My HOME PROJECT 2024_ DIY: Riduci,RIUTILIZZA,Ricicla made in Italy

Qualche giorno fa ho assistito alla interessante presentazione di un libro(*) presso una libreria del mio quartiere(**), il tema era il made in Italy storico dal punto di vista non solo della qualità del prodotto ma soprattutto dal sottovalutato ruolo svolto dal packaging nel successo commerciale del suddetto. L'autrice ci ha raccontato con brio la stupefacente storia di marchi come l'Amarena Fabbri ma anche come è nato il suo amore per le scatole ereditate dalla nonna. Una storia da preservare e rivalutare, ognuno di noi può riutilizzare le scatole per conservare bottoni o documenti e con questo semplice gesto ecosostenibile dare un futuro ad una  tradizione unica al mondo. (*)Senza scadenza. L'intramontabile packaging Made in Italy. di Camilla Sernagiotto (**)Libreria Ulisse(Bologna) infografica by https://archigealab.blogspot.com/
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CAMPAGNA ARCHIGEALAB 2024_La città delle donne: FOCUS CAREGIVER

Caregiver s. f. e m.  Chi dà assistenza a una persona non autosufficiente. https://www.treccani.it/vocabolario/caregiver_%28Neologismi%29/   Il termine caregiver è classificato come sostantivo femminile e maschile. Essere figlia, moglie, nuora e mamma significa essere  caregiver  ma, solo se ce lo si può permettere, si può essere anche lavoratrice. Essere figlio, marito, genero e padre non significa automaticamente essere caregiver ma essere lavoratore è un ruolo più facilmente associato al genere maschile. Siamo nel 2024 ma in questo paese non si vuole affrontare il nesso stretto tra occupazione femminile e la cura della persona, nonostante le copiose statistiche annuali (*)ci raccontano un quadro fatto di rinunce al mondo del lavoro. Il presidente del consiglio è una donna, il capo dell'opposizione anche ma non è cambiato nulla nell'approccio al problema. Paradossalmente essere caregiver non è nemmeno riconosciuto sul piano economico né pensionistico. Smettere di lavorare

My mood board_ Aprile 2024: Copenaghen

Copenhagen ha qualcosa delle favole di H.C.Andersen (1)   , sempre in bilico tra meraviglia e malinconia. Ho scelto, non a caso, la statua del celebre scrittore e poeta danese come soggetto per rappresentare il mood di questa città magica. Anche se non siete appassionati di parchi a tema un salto ai Giardini di Tivoli (2)    è una tappa d'obbligo per vivere la città, il gusto retrò delle attrazioni affascina  non stona con la palette locale fatta di mattoni rossi, intonaci colorati e la patina ossidata delle statue.  Come tutte le città che si affacciano sull'acqua, visitarle comodamente seduti in una barca permette di farsi una idea senza risentire delle bizze metereologiche o affaticarsi ma, per gli amanti del genere, anche la bicicletta è uno strumento prezioso per conoscere la città che è decisamente a misura d'uomo piuttosto che di macchina. Se non subite il fascino della Sirenetta e del palazzo reale potete sempre apprezzare la Copenhagen moderna (3)    ed i numerosi

Buona Pasqua 2024 a archigeaLab

  "Die  Religionen  Müsen alle  Tolleriret  werden und Mus der fiscal nuhr das auge darauf haben, das keine der andern abruch Tuhe, den hier mus ein jeder nach Seiner Fasson Selich werden . (n.d.r. .... n el mio paese ognuno andrà in cielo  come vorrà " ) fonte https://beruhmte-zitate.de/autoren/friedrich-ii-preussen/ Pietá, 1924 Vicente do Rego Monteiro Fonte https://enciclopedia.itaucultural.org.br/obra2502/pieta Buona Pasqua 2024🐇 da

Apologia dell'errore architettonico

“Il medico può seppellire i propri errori, ma un  architetto  può soltanto suggerire ai propri clienti di piantare dei rampicanti.” F.L.Wright Ho sempre trovato interessante l'analisi dei progetti che per qualche ragione non ha superato la prova del tempo. Gli edifici non rivelano subito l'errore come invece avviene in una equazione matematica, la ruggine ci mette del tempo a segnalare una scelta di materiali non adeguata o l'imperizia della mano umana. Ho frequentato la scuola pubblica prima dello sfascio attuale ma anche allora non ho mai capito perché l'errore non venisse riconosciuto e valorizzato ma solo sanzionato. Io non mi riferisco alla impresa di costruzione che usa scientemente materiali scadenti per lucro ma ai progetti nati con i migliori auspici ovvero assolvere una funzione e, possibilmente, rappresentare un valore aggiunto per la comunità.  Gli oggetti architettonici non sono effimeri per definizione, la longevità è una questione che riguarda tutti perc

Diario di viaggio by archigeaLab: Destinazione Chioggia

  Se siete alla ricerca di una meta suggestiva per una scampagnata domenicale Chioggia fa per voi, una piccola Venezia senza le invadenti torme di turisti ed i prezzi fuori controllo.  Non conoscendo la città abbiamo scelto di parcheggiare prima del ponte che precede il centro storico, si è rivelata una decisione saggia perchè non ci sono molte opzioni dopo. Corso del Popolo _Chioggia 2024 Foto by archigeaLab Sistemata la macchina abbiamo fatto una bella passeggiata lungo il corso principale della città(n.d.r. Corso del popolo ), constatiamo che non manca certo la scelta di caffetterie o ristoranti dove cercare ristoro e degustare le specialità locali. Nonostante fosse domenica e senza prenotazione siamo riusciti a trovare posto alla Osteria del teatro (1) , menzione d'onore per le cappesante davvero gustose e gli spaghetti al nero di seppia. A volte basta togliersi dal percorso principale per trovare un posto per mangiare bene comunque. (1)https://osteriadelteatro.eatbu.com/?lang=

CAMPAGNA ARCHIGEALAB 2024_La città delle donne: FOCUS GENITORIALITA'

“ Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio ” Proverbio africano Innanzitutto chiariamo un punto e cioè che non si tratta di un post dedicato all'8 Marzo ma di un post che parla di cosa significa diventare genitori in questo secolo.   Il modello genitoriale con cui la mia generazione è cresciuta è in crisi irreversibile, le reti di sostegno sono saltate( n.d.r.  vedi infografica). Non esiste uno stile genitoriale ma tanti, ogni mamma si arrabatta con quello che ha ma non basta evidentemente. La denatalità è una conseguenza, non la causa. Deve essere chiaro che diventare mamma è una scelta, non un obbligo per essere accettati socialmente. Scegliere la maternità non può essere penalizzante per la vita di una donna, non può e non deve essere sinonimo di rinuncia. Studiare e lavorare sono diritti di  ogni donna e non devono essere incompatibili con la scelta di fare figli. Non occuparci di questo p roblema significa ballare sul Titanic di una società che affonda. Tempus fugi